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Le deposizione alla Chiesa di San Pietro Apostolo | Pescara


PESCARA. La nuova parrocchia di San Pietro Apostolo da alcuni giorni custodisce la grande opera di soggetto sacro di Emilio Sobrero intitolata «Deposizione», donata da Claudia e Antonella Onofri in memoria della madre Cinzia Sobrero, figlia dell'artista torinese che in vita ebbe un forte legame con l'Abruzzo. L'opera, di 3 metri per 4, collocata sulla parete destra della chiesa dopo un lungo e difficile restauro, fu realizzata nel 1941 e l'anno successivo fu esposta alla 23ª Biennale di Venezia. La nobile ed espressiva composizione, raccolta nei toni e piena di malinconia, in cui viene ben rappresentata l'Umanità di Cristo, fu acquistata dal ministero delle Comunicazioni per la prevista cappella della nuova Stazione Termini di Roma; non potendo più essere esposta per la mancata realizzazione di tale progetto e per evitare che venisse persa, fu riacquisita, subito dopo la guerra, dall'artista. Emilio Sobrero, (Torino 1890, Roma 1964), fu una delle più interessanti figure della vita artistica torinese degli anni subito susseguenti la prima grande guerra. Da annoverarsi tra i maggiori maestri del Novecento piemontese, è a lui che si deve l'invenzione di moduli pittorici che costituirono la base formale per quel breve, ma fondamentale risveglio culturale della Torino degli anni Trenta che iniziò proprio tramite la pittura. Amico e confrère di Felice Casorati, con lui fondò la Società di Belle Arti Antonio Fontanesi, con lo scopo precipuo di favorire gli scambi artistici con altri Paesi europei (in evidenza la Mostra d'Arte al Musèe Rath di Ginevra del 1927). Lavorò a Torino fino al 1927, anno in cui si trasferì a Roma, dove, tranne una breve parentesi parigina (1931-32), proseguì la sua carriera ad alto livello. Partecipò a quasi tutte le principali manifestazioni espositive nazionali e anche internazionali: alle Biennali veneziane (dal 1928 al 1948, salvo nel 1938); alle Quadriennali romane (dal 1931 al 1948); alle mostre del Novecento italiano, a Milano nel 1926 e 1929, e all'estero. Venne nominato senza concorso titolare della cattedra di ornato disegnato al liceo artistico di Napoli (1941) e, successivamente, all'Accademia di belle arti di Roma; fece parte per diversi anni del Consiglio superiore delle Belle Arti e fu Soprintendente al Verano di Roma. Nel 1954 ricevette la medaglia d'oro del Senato. Sincero il legame dell'artista con l'Abruzzo, dove partecipò a numerose edizioni del Premio Michetti di Francavilla (dal 1947 al 1961); qui gli venne conferito dell'importante Premio Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti nel 1957, e più volte fu presidente della commissione di esami al liceo artistico di Pescara.

(testo tratto da Archivio Il Centro)

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